Voglio riprendere il discorso della piaga dilagante delle aziende, non in fallimento, ma semplicemente disoneste, che si prendono i servizi delle agenzie di traduzione per poi non pagarne le fatture. Proprio oggi mi sono impegnata nell'invio di due ingiunzioni pagamento a due società milanesi, settore comunicazione, produzione siti Internet, edizione libri... Vorrei veramente fare qualcosa di concreto per perseguire sempre più questo genere di aziende che si attendono ad una “politica” pagamenti veramente disonesta.
Prima di tutto vi comunico che al link seguente http://ec.europa.eu/justice_home/judicialatlascivil/html/epo_form1_it.jsp?countrySession=5&txtPageBack=epo_filling_it_it.htm è possibile scaricare il modulo europeo; una volta inseriti i dati, si genera direttamente un pdf che deve essere inviato all’organo giurisdizionale competente. Quindi bisogna attendere e come si dice spesso la giustizia è lenta, ma inesorabile.
Il mio intento è di creare un polo associativo composto agenzie di traduzioni – traduttori freelance per “denunciare” queste aziende e non cadere più nella loro trappola. E’ necessario fare corporazione e dire no a questi personaggi. Scambiarsi le informazioni, i nominativi per segregare per sempre le persone che fanno dell’impagato il loro modello abituale. Che si beffano della legge e delle persone che lavorano, che producono, che si attengono ai loro impegni. Io ne conosco un po’ - vorrei poter mettere in guardia altri professionisti del settore di non farsi ingannare, di non ricercare del fatturato che non di concretizzerà mai. Idealmente, se queste aziende non avranno nessuno che lavora per loro forse la smetteranno di rubare. Questo è veramente il mio intento, la mia missione dei prossimi mesi. Creare una blacklist come ne esistono già – so ad esempio che i traduttori hanno messo in piedi una cosa del genere per le agenzie di traduzioni che non li pagano. Ecco io vorrei farlo per le aziende che non pagano indistintamente agenzie e traduttori.
Chi leggesse questo messaggio e lo ritenesse valido, mi contatti pure alla email seguente: ebertinotti@lipsie.com - potremmo sviluppare insieme un’idea utile alla nostra filiera.
Prima di tutto vi comunico che al link seguente http://ec.europa.eu/justice_home/judicialatlascivil/html/epo_form1_it.jsp?countrySession=5&txtPageBack=epo_filling_it_it.htm è possibile scaricare il modulo europeo; una volta inseriti i dati, si genera direttamente un pdf che deve essere inviato all’organo giurisdizionale competente. Quindi bisogna attendere e come si dice spesso la giustizia è lenta, ma inesorabile.
Il mio intento è di creare un polo associativo composto agenzie di traduzioni – traduttori freelance per “denunciare” queste aziende e non cadere più nella loro trappola. E’ necessario fare corporazione e dire no a questi personaggi. Scambiarsi le informazioni, i nominativi per segregare per sempre le persone che fanno dell’impagato il loro modello abituale. Che si beffano della legge e delle persone che lavorano, che producono, che si attengono ai loro impegni. Io ne conosco un po’ - vorrei poter mettere in guardia altri professionisti del settore di non farsi ingannare, di non ricercare del fatturato che non di concretizzerà mai. Idealmente, se queste aziende non avranno nessuno che lavora per loro forse la smetteranno di rubare. Questo è veramente il mio intento, la mia missione dei prossimi mesi. Creare una blacklist come ne esistono già – so ad esempio che i traduttori hanno messo in piedi una cosa del genere per le agenzie di traduzioni che non li pagano. Ecco io vorrei farlo per le aziende che non pagano indistintamente agenzie e traduttori.
Chi leggesse questo messaggio e lo ritenesse valido, mi contatti pure alla email seguente: ebertinotti@lipsie.com - potremmo sviluppare insieme un’idea utile alla nostra filiera.
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