Emanuelle, con il supporto di un'azienda che si occupa di risorse umane, sta realizzando un dossier che analizzi diversi profili professionali di suo particolare interesse, mettendosi in contatto diretto con 10 persone operanti in differenti attività, tra cui la gestione di un’agenzia di traduzioni.
Di seguito l’intervista da me rilasciata in lingua francese:
1. Potrebbe dirmi in cosa consiste il suo lavoro?
Gestisco progetti di traduzioni e localizzazioni :
Risondo a richieste di preventivo, in inglese, francese e italiano. Chiamo i clienti al telefono per presentare loro le nostre proposte commerciali. Assegno le traduzioni a traduttori adeguati al tipo di progetto e seguo il loro lavoro. Controllo che il formato grafico dei testi sia stata rispettato. Invio le informazioni di fatturazione alla mia amministrazione. Tengo sotto controllo i ritardi di pagamento e rilancio di conseguenza i ritardatari.
Da quanti anni esercita questo mestiere?
Dal 2002.
2. Quali sono le competenze e qualità richieste per svolgerlo?
Conoscere bene almeno tre lingue, attenersi ad una metodologia precisa, saper convincere della qualità dei servizi offerti al cliente.
3. Qual'è il vostro percorso professionale? Quali sono secondo lei le formazioni scolastiche più adeguate?
Io sono laureata presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano in Lingue e letterature moderne, ho lavorato come segretaria di produzione in due agenzie di comunicazione globale di Milano negli anni '90 e contemporaneamente, svolgevo la mia attività freelance di traduttrice tecnica. Nel 2004 ho fondato con altri colleghi la nostra agenzia di traduzioni.
4. Cosa amate e non amate nel vostro mestiere e perché?
Adoro lavorare, e basta. Per me il lavoro non è mai stato un peso, mi sono sempre realizzata quando ho avuto l'opportunità di esprimere la mia creatività, l'interesse per le lingue e i meccanismi del Web.
Non amo le persone ed aziende disoneste che non pagano le loro fatture o che le pagano in ritardo.
5. Quali sono le cndizioni lavorative (orari, trasferte)?
Inizio a lavorare alle 9 del mattino e proeguo sino alle 9 di sera, pero' con varie interruzioni.
6. Quali evoluzioni professionali sono possibili?
Se siete traduttore freelance il meglio è creare una vostra rete di clienti su Internet.
7. Ci sono degli sbocchi interessanti?
Creare la propria azienda di traduzioni ed allargarsi ad altre combinazioni linguistiche gestite in freelancing.
8. Quali consigli dareste?
Lavorare duro e conoscere i meccanismi del WWW per promuovere la propria attività online.
9. E lo stipendio di un neofito, me ne puo' parlare?
Si comincia sempre con il freelancing e quindi dipende dal volume dei progetti che si riescono ad ottenere e alla credibilità espressa da studi e lavori precedenti. Il tempo del posto fisso è ormai tramontato soprattutto nella nostra professione. I traduttori sono quasi totalmente dei lavoratori autonomi.
Di seguito l’intervista da me rilasciata in lingua francese:
1. Potrebbe dirmi in cosa consiste il suo lavoro?
Gestisco progetti di traduzioni e localizzazioni :
Risondo a richieste di preventivo, in inglese, francese e italiano. Chiamo i clienti al telefono per presentare loro le nostre proposte commerciali. Assegno le traduzioni a traduttori adeguati al tipo di progetto e seguo il loro lavoro. Controllo che il formato grafico dei testi sia stata rispettato. Invio le informazioni di fatturazione alla mia amministrazione. Tengo sotto controllo i ritardi di pagamento e rilancio di conseguenza i ritardatari.
Da quanti anni esercita questo mestiere?
Dal 2002.
2. Quali sono le competenze e qualità richieste per svolgerlo?
Conoscere bene almeno tre lingue, attenersi ad una metodologia precisa, saper convincere della qualità dei servizi offerti al cliente.
3. Qual'è il vostro percorso professionale? Quali sono secondo lei le formazioni scolastiche più adeguate?
Io sono laureata presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano in Lingue e letterature moderne, ho lavorato come segretaria di produzione in due agenzie di comunicazione globale di Milano negli anni '90 e contemporaneamente, svolgevo la mia attività freelance di traduttrice tecnica. Nel 2004 ho fondato con altri colleghi la nostra agenzia di traduzioni.
4. Cosa amate e non amate nel vostro mestiere e perché?
Adoro lavorare, e basta. Per me il lavoro non è mai stato un peso, mi sono sempre realizzata quando ho avuto l'opportunità di esprimere la mia creatività, l'interesse per le lingue e i meccanismi del Web.
Non amo le persone ed aziende disoneste che non pagano le loro fatture o che le pagano in ritardo.
5. Quali sono le cndizioni lavorative (orari, trasferte)?
Inizio a lavorare alle 9 del mattino e proeguo sino alle 9 di sera, pero' con varie interruzioni.
6. Quali evoluzioni professionali sono possibili?
Se siete traduttore freelance il meglio è creare una vostra rete di clienti su Internet.
7. Ci sono degli sbocchi interessanti?
Creare la propria azienda di traduzioni ed allargarsi ad altre combinazioni linguistiche gestite in freelancing.
8. Quali consigli dareste?
Lavorare duro e conoscere i meccanismi del WWW per promuovere la propria attività online.
9. E lo stipendio di un neofito, me ne puo' parlare?
Si comincia sempre con il freelancing e quindi dipende dal volume dei progetti che si riescono ad ottenere e alla credibilità espressa da studi e lavori precedenti. Il tempo del posto fisso è ormai tramontato soprattutto nella nostra professione. I traduttori sono quasi totalmente dei lavoratori autonomi.
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