Il mercato della mediazione linguistica |
In questo interessante ‘collage’ raccolgo alcune riflessioni dettate da diversi protagonisti del mercato della traduzione nell’ultimo quinquennio. Tra un dato e l’altro ho inserito dei commenti personali per decifrare le idee esposte dagli autorevoli colleghi.
· Ornella Hugony (Ex presidente di Imprelingue)
RIFLESSI DELLA CRISI DEGLI ULTIMI TEMPI
"Il settore linguistico ha risentito in questi ultimi tempi della crisi economica in atto – Di questo ne sono pienamente convinta . Trattandosi di un settore dei servizi e soprattutto del terziario avanzato, attinge ordini di traduzione da tutte le filiere dell'economia, quindi da aziende che operano sia nella produzione come aziende farmaceutiche, chimiche, automotive, meccaniche, sia nei servizi (finanziari, bancari e IT e telecomunicazioni)".
QUALITA’
1) Esame di certificazione del traduttore per lingua e specializzazione, in modo che un albo sia poi disponibile per tutti gli addetti ai lavori. Questo avviene tramite delle certificazioni e processi qualità internazionalmente riconosciuti o tramite procedure interne ad ogni azienda.
2) Utilizzare un codice deontologico, una sorta di tratto distintivo che unisce qualitativamente le imprese di servizi linguistici. E’ un label molto di moda; numerose aziende clienti me lo inviano come credenziale e chiedono alla nostra azienda di aderirvi.
· Luca Baldazzi (Giornalista)
TARIFFE GIUSTE
“Per chi si lancia in questo mestiere bisogna essere da subito professionali nel proporsi, e non avere fretta di ‘vendersi’ a tariffe stracciate. Occorre pazienza, perché essere sottopagati pur di guadagnare qualcosa è una strategia erronea. Importante pero’ è impegnarsi e specializzarsi in un settore richiesto” – Evitare dunque l’editoria usa e getta e lil settore audiovisi.
SCEGLIERE LA GIUSTA SPECIALIZZAZIONE
I campi della traduzione nei quali oggi c’è maggiore richiesta da parte del mercato sono quelli tecnico-scientifici. Nell’ordine: al primo posto industria e tecnologia, poi giurisprudenza, marketing, economia e finanza, informatica e farmaceutica. L’informatica la metterei un po’ prima anche se evidentemente gli anni d’oro sono passati.
· Luigi Muzi (Consulente linguistico e Docente universitario).
ITALIA: MERCATO FRAMMENTATO E IN OUTSOURCING > PRESSIONE SUI PREZZI
Perché il mercato italiano è da sempre caratterizzato dalla frammentazione e dal subappalto La filiera si allunga comprimendo i prezzi e i margini. Credo che questa tendenza si confermerà, almeno in Italia, anche perché prezzi e compensi sono in calo da anni come è, in fondo, normale che accada man mano che un’attività diviene sempre più agevole. La gli strumenti che agevolano i traduttor sono presenti in tutto il mondo, perché dovrebbero valere solo per i traduttori italiani? Inoltre, secondo studi precisi, il mercato della traduzione è di per se in tutto il mondo frammentato. Le tariffe basse in Italia sono provocate da altri fattori.
QUALITA’ COME PREREQUISITO E NON PROPOSIZIONE DI VENDITA
Penso che la qualità si debba produrre e non vendere. Aderisco pienamente a questa idea che demolisce tutte le meschine frasette commerciali presenti sui siti Web delle agenzie di tutto il mondo. Non conosco, infatti, clienti disposti ad acquistare altro che non sia di qualità, il che vuol dire che la qualità è un prerequisito e non può essere una proposizione di vendita.
PRICING TRASPARENTI
Gli attuali modelli di pricing non sono trasparenti e che questo produce una serie di distorsioni, a cominciare da una notevole disinformazione o maleinformazione, che rendono il cliente a volte scettico anche quando la proposta è onesta e di qualità. Infatti, a priori, è sempre giudizievole analizzare le tariffe proposte paragonandole alle prestazioni offerte e dunque all’impegno verso la qualità.
TRADURRE BENE E’ UN’ARTE INNATA
Utilizzando la metafora che la traduzione è un tavolino a tre piedi composti da dati, strumenti e competenze. La lingua è uno strumento mentre le competenze corrispondono al corretto impiego degli strumenti e della scelta e produzione dei dati. Per poter utilizzare la lingua come strumento, tuttavia, occorre l’abilità di servirsene. L’abilità di servirsene comincia dall’abilità nella scrittura che, non si insegna, non si esercita e non si corregge e sviluppa.
· Mirko Silvestrini (Presidente Federazione nazionale centri di traduzione e interpretariato)
TRADUTTORE: MESTIERE FEMMINILE
Il mestiere di traduttore è composto al 90-95% da donne. Si tratta di professioniste al 100% che conoscono moltissimi settori merceologici, sempre con una laurea alle spalle, tecnologicamente informate e capaci, in grado di reagire a stress emotivi molto forti. Ho più volte riscontrato che le traduttrici sono più affidabili, precise e qualificate.
· Luca Lovisolo (Traduttore freelance)
Dal Forum nazionale sul mercato italiano dei servizi linguistici, organizzato dall’associazione Federlingue.
GESTIONE DELLA TM – ATTENZIONE ! IL CLIENTE NE E’ PROPRIETARIO
La quasi totalità delle agenzie dichiara di non fatturare le memorie di traduzione realizzate - Ritengo tale attitudine normale visto che fidelizza il cliente e qualifica l’agenzia e i propri servizi forniti.
Un’ampia percentuale conserva per se questo investimento non consegnando le memorie al cliente; questa abitudine è negativamente percepita dal cliente. Molti sconsigliano i vendor che non trasmettono le TM.
GESTIONE DEI GLOSSARI
Sembrerebbe che quasi nessuna agenzia li addebiti al cliente – Non appoggio questo comportamento perché a volte le richieste di traduzioni da realizzare in tempi stretti e suddivise in team di 2/3 traduttori necessitano la compilazionne ad hoc di glossari per mantenere la coerenza terminologica; in questi casi specifici devono essere fatturati poiché, per soddisfare ii bisogni del cliente, è stato necessario compilare glossari analizzando documenti di referenza, tutto con la massima precisione e rapidità -
Due terzi delle agenzie intervistate non li consegnano, considerandoli un patrimonio aziendale da condividere solo con i traduttori – Secondo la mia esperienza invece i glossari tecnici si condividono ed arricchiscono con il cliente, un patrimonio comune che come la TM fidelizza i rapporti di collaborazione tra vendor e cliente.
PREVENTIVI GRATIS – MA NON COSTI DI ALCUNI PREVENTIVI
Sul piano commerciale, la grande maggioranza delle agenzie ritiene di non far pagare la stesura di un preventivo, anche in alcuni casi può comportare un notevole investimento di tempo e dunque di denaro. Questo non viene compreso, specialmente in Italia; a volte si ricevono imperiose richieste di costi per siti Internet, ricchissimi di contenuto che richiedono ore ed ore di attenta estrazione (per non parlare quando il sito ha testi inseriti in immagini o programmazioni Flash). Basterebbe che il Webmaster metta a disposizione l’estrazione del sito ai “padroni” dei siti consentendo loro di fare le loro richieste basandosi su dati precisi, e non non facendo perdere tempo a tutti quanti.
ACCONTI
Circa la metà delle agenzie o traduttori freelance richiede ai nuovi clienti un acconto sul lavoro da svolgere. Per alcune richieste le agenzie applicano il 100% di acconto, come per qualsiasi acquisto che avvenga tramite Internet. Il 50% non è sufficiente quando ci si trova di fronte a degli interlocutori apparentemente poco affidabili.
CONTRATTO DI VENDITA
Quasi il 90% delle agenzie dichiara di concordare con i propri clienti condizioni contrattuali scritte tramite ordini di acquisto firmati da entrambe le parti. La firma del preventivo o una semplice email di conferma non è più sufficiente. Ricordo che questa procedura alcuni anni fa era vissuta negativamente dal cliente (Un giornalista francese del giornale l’Entreprise nel 2004 aveva segretamete fatto delle richieste a diverse agenzie on-line e giudicato stucchevole il procedimento dell’invio del modulo d’ordine firmato prima di procedere alla traduzione).
CONCORRENZA
Ne è uscita confermata la tendenza al ribasso dei prezzi, dovuta proprio all’entrata sul mercato di operatori internazionali che fanno ampio uso di strumenti informatici o di traduttori umani non qualificati. Su questo non sono totalmente d’accordo, visto che no capisco a quali operatori si faccia riferimento. Lo spettro della Cina nel nostro settore non ha senso e proprio in Italia da sempre i traduttori sono tra i meno pagati: si fanno fare traduzioni non da madrelingua o da studenti che non hanno nessuna idea di cosa sia il linguaggio aziendale.
Nessun commento:
Posta un commento