mercoledì 4 agosto 2010

L'inglese deve essere combattuto dai traduttori?


Ho appena pubblicato sul sito dell'agenzia di traduzioni con cui collaboro da anni un articolo che riaccende l'acceso e sempreverde dibattito sull'identità linguistica di ogni paese rispetto alla forza invasiva espressa in questi ultimi decenni dalla lingua inglese.
Di seguito cito unicamente un estratto per proporne lo spirito e le finalità:

"Nel mestiere delle traduzioni si assiste sempre più alla moda dilagante di utilizzare termini inglesi per esprimere concetti o strumenti legati alla tecnologia. Le iniziative atte a difendere le lingue nazionali minacciate dall’inglese si susseguono e i campanelli d’allarme riguardo il loro preoccupante impoverimento sono molteplici in tutta Europa.

Chi volesse aprofondire questo tema clicchi sul seguente link:

2 commenti:

Selja ha detto...

Il concorso è stato fatto anche in Italia:
http://linguista.blogautore.repubblica.it/2010/06/21/le-magnifiche-cinque-traduzioni/

(risultati nei commenti di "Linguista")

Maria Rosaria Carbone ha detto...

Personalmente credo che sia giusto evitare che la lingua Inglese invada eccessivamente le altre lingue intaccando la loro identità, ma ritengo anche a volte un pò eccessivo il tentativo di tradurre a tutti i costi ogni parola, soprattutto quando risulta poi in dei termini che suonano alquanto strani.