Ho appena pubblicato sul sito dell'agenzia di traduzioni con cui collaboro da anni un articolo che riaccende l'acceso e sempreverde dibattito sull'identità linguistica di ogni paese rispetto alla forza invasiva espressa in questi ultimi decenni dalla lingua inglese.
Di seguito cito unicamente un estratto per proporne lo spirito e le finalità:
"Nel mestiere delle traduzioni si assiste sempre più alla moda dilagante di utilizzare termini inglesi per esprimere concetti o strumenti legati alla tecnologia. Le iniziative atte a difendere le lingue nazionali minacciate dall’inglese si susseguono e i campanelli d’allarme riguardo il loro preoccupante impoverimento sono molteplici in tutta Europa.
Chi volesse aprofondire questo tema clicchi sul seguente link:
2 commenti:
Il concorso è stato fatto anche in Italia:
http://linguista.blogautore.repubblica.it/2010/06/21/le-magnifiche-cinque-traduzioni/
(risultati nei commenti di "Linguista")
Personalmente credo che sia giusto evitare che la lingua Inglese invada eccessivamente le altre lingue intaccando la loro identità, ma ritengo anche a volte un pò eccessivo il tentativo di tradurre a tutti i costi ogni parola, soprattutto quando risulta poi in dei termini che suonano alquanto strani.
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