Dal 2001 la giornata del 26 settembre è consacrata alla valorizzazione delle lingue presenti nel nostro continente.
Forse tutti non sanno che l’Europa ha in se un ricchissimo patrimonio linguistico. Ventiré lingue ufficiali e oltre sessanta comunità che parlano una lingua locale/regionale o di minore entità. La maggior parte di esse è di ceppo indoeuropeao inoltre con l’arrivo di immigrati e rifugiati l'Europa ha allargato il proprio multilinguismo. Puo’ sembrare sorprendente ma nella sola Londra si parlano oltre trecento lingue. Proprio per attirare l’attenzione su questa immensa pluralità linguistica - come sancito dal Trattato di Lisbon - L’UE e il Consiglio d’Europa hanno proclamato il 2001 Anno europeo delle lingue.
Da allora, il 26 settembre si celebra l’EDL per sensibilizzare le persone di ogni età e estrazione sociale verso lo studio delle lingue durante tutto l'arco della loro vita.
Imparare una lingua non è una questione anagrafica, osserva il Consiglio d'Europa, nè di istruzione ma è oggi alla portata di tutti. Purtroppo, ancora solo la metà degli italiani è in grado di utiizzare correttamente una seconda lingua, mentre attualmente una buona padronanza di una o più lingue straniere è indispensabile per esercitare qualsiasi professione.
Un dato sorprendente viene reso noto proprio in occasione di questa giornata: sono a rischio di 'estinzione digitale' ben ventuno lingue europee. E’ quanto segnala la rete europea Meta Net (Multilingual Europe Technology Alliance (META) che intende costruire una solida comunità attorno il linguaggio tecnologico in Europa), riferendosi alle lingue il cui il supporto digitale è insufficiente per poterne assicurarne la sopravvivenza su Internet. Le lingue maggiormente a rischio sono il latviano, il lituano, il maltese e l’islandese. Il francese, l’italiano, l'olandese e il tedesco sono collocate in una fascia intermedia.
Nessun commento:
Posta un commento