La figura professionale del traduttore giuridico in Italia ha acquisito negli ultimi dieci anni notevole diffusione ed interesse. Per esserlo a pieno titolo è richiesta una conoscenza approfondita della terminologia giuridica, della criminologia forense e delle tecniche di comunicazione ad esso connesse.
Tale figura professionale è indispensabile alla luce della legislazione processuale che, introducendo il principio del giusto processo, sottolinea il ruolo del traduttore quale agevolatore in un processo il cui procedimento esercita la funzione giurisdizionale tra le parti coinvolte.
Il traduttore forense possiede le competenze necessarie
volte all’esercizio delle professioni di traduttore presso tribunali, studi
legali e notarili, dipartimenti legali aziendali e enti pubblici, enti
governativi, editoria specializzata nell’ambito giuridico. Il suo know-how
spazia dall’integrazione di nozioni di natura giuridica, criminologica,
sociologica, antropologica, comunicazionale psichiatrica e medico-legale.
Di seguito alcuni caratteristiche del savoir-faire del
traduttore forense.
1. Linguaggio e terminologia forense
2. Terminologia penalistica
3. Terminologia civilistica
4. Terminologia merceologiche e mass media
5. La traduzione scritta e la traduzione giurata
6. Traduzione assistita tool open source
SSIT Scuola Superiori per Interpreti e Traduttori - ROMA
Durata e calendario
Il corso sarà svolto dal 14 marzo 2015 al 4 luglio 2015.
Le lezioni sono previste nelle seguenti 10 giornate:
14, 21 e 28 marzo; 11 e 18 aprile; 9 e 23 maggio; 6 e 20 giugno; 4 luglio
Il corso sarà svolto dal 14 marzo 2015 al 4 luglio 2015.
Le lezioni sono previste nelle seguenti 10 giornate:
14, 21 e 28 marzo; 11 e 18 aprile; 9 e 23 maggio; 6 e 20 giugno; 4 luglio
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