Questo curioso acronimo rimanda ironicamente al mondo dell'informatica ma, anche al nostro mondo della traduzione professionale. Tale espressione puo' avere una perfetta valenza qualora accada che alcuni clienti pretendano ricevere delle traduzioni "impeccabili", sebbene i loro testi di origine siano stati redatti senza nessuna cura e rispetto delle corrette regole sintattiche e grammaticali, oppure siano stati forniti da aziende, spesso cinesi, che hanno osato mettere in produzione testi in inglese realizzati tramite un traduttore automatico (situazione frequente nella traduzione di cataloghi di strumenti ginnici).
In 15 anni di esperienza nelle traduzioni tecniche professionali, fortunatamente, ne abbiamo conosciuti pochi di casi come questi, ma quando si presentano, tra i colleghi traduttori dell'agenzia l'atmosfera positiva che ci contraddistingue si guasta un pochino, ma, è pur sempre vero che non ci perdiamo d'animo perché siamo certi che la nostra buona fede e professionalità prevarrà sempre sull'incompetenza e malafede. A quel punto è inutile targiversare, bisogna mostrare al committente (che spesso non è direttamente responsabile dei testi da tradurre), tramite esempi concreti, la mancanza di coerenza nei testi inviati da tradurre. Questa fase risulta più agevole quando i testi sono espressi in una lingua facilmente valutabilie (traduzioni in italiano, inglese, francese). Quando i testi sono in lingue meno diffuse o di continenti asiatici o africani il compito risulta essere più complicato, ma fortunatamente l'occorrenza dei fatti è molto meno frequente.
Questi passaggi nefasti non appaiono generalmente in inizio dei documenti ma nel cuore del discorso. E' quindi sempre consigliato ai traduttori professionali, prima di accettare qualsiasi commessa, di traduzione leggere o far leggere at random i testi più lunghi mentre totalmente i testi più brevi (al di sotto delle 5.000 parole).
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